Una nuova serie tv sta invadendo, piano piano, il palinsesto estivo delle reti Mediaset. E questa volta si tratta di qualcosa di davvero interessante che ha, anche, uno sfondo di carattere storico.
Stiamo parlando di “Davos 1917” che ha visto la sua prima puntata lo scorso mercoledì 19 giugno, proprio su Canale 5. Tantissimi sono stati gli italiani che sono rimasti incollati davanti allo schermo a guardare l’avvio di questa nuova avventura.
Una fiction che si ambienta in un particolare periodo storico per l’Europa e che vede per protagonista una donna. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Tutti attaccati alla tv
Sono stati davvero in pochi coloro che non l’hanno vista o seguita in tv: stiamo parlando della nuova fiction Mediaset che è partita lo scorso mercoledì 19 giugno in prima serata su Canale 5. “Davos 1917”, questo è il suo titolo e pone al centro la vita e la storia di un’infermiera svizzera nel pieno del periodo della Prima Guerra Mondiale che, per poter salvare la sua vita è costretta a trasformarsi in una spia.
La storia fittizia di Johanna Gabathuler, diventata spia per motivi personali e che si ritrova intrappolata tra i fronti dello spionaggio nella Svizzera neutrale durante il periodo del conflitto mondiale. Una fiction svizzero – tedesca che, come dicevamo all’inizio, ha visto la sua partenza mercoledì 19 giugno e che ci farà compagnia, per sei episodi, fino al 3 luglio prossimo.
“Davos”: una storia che ti prende
La trama è molto particolare e fitta: la storia fittizia dell’infermiera Johanna che diventa una spia per motivi personali e si ritrova intrappolata tra i fronti dello spionaggio per il suo paese, la Svizzera, nel corso della Prima Guerra Mondiale. Ambientata nel 1917 nel comune svizzero di Davos, la fiction si ispira alle infermiere svizzere che hanno prestato servizio sul fronte in Francia durante il periodo del primo conflitto.
Ad interpretare la protagonista è l’attrice Dominique Devenport ma nel cast vi sono, anche, attori del calibro di David Kross, Jeanette Hain, Anna Schinz, Hanspeter Müller-Drossaart, Welket Bungué, Sunnyi Melles, Thomas Prenn e Charlotte Schwab.
La fiction, che è già stata vista sia in Germania che in Svizzera lo scorso anno, ha ricevuto premi sia di pubblico che di critica come il Premio Prix Walo e il Premio Schweizer Fernsehfilmpreis.
Una storia avvincente che vale la pena di seguire dall’inizio alla fine.
