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Economia

Spesa e supermercati, grossa svolta all’orizzonte: cosa sta succedendo

Una grossa svolta è all’orizzonte per quanto riguarda il modo in cui facciamo la spesa nei supermercati. Sono tante le aziende che hanno già iniziato a muoversi in tal senso. Ecco cosa sta succedendo.

Alcune delle aziende più importanti nel campo della grande distribuzione organizzata si sono unite per dare il via ad una rivoluzione che andrà a cambiare per sempre il modo in cui facciamo la spesa nei supermercati. La novità porterà ad una svolta non solo per produttori e distributori, ma anche per gli acquirenti di tutto il mondo, che potranno contare su una serie di benefici. Da Carrefour a Lidl, da Metro a Barilla: sono diverse le multinazionali pronte ad entrare in una nuova era.

I supermercati sono sicuramente tra le attività di importanza fondamentale per la nostra società. È qui, infatti, che ci rechiamo ogni giorno a fare acquisti avendo la certezza di poter trovare i beni e i prodotti di cui abbiamo bisogno e che soddisfano le nostre necessità. Quando si fa la spesa, c’è un particolare che non dovremmo mai tralasciare: stiamo parlando delle etichette dei prodotti.

Infatti, sappiamo quanto sia una buona abitudine informarsi preventivamente su ciò che stiamo andando a comprare. In quest’ottica, la rivoluzione che numerose aziende intendono portare avanti contribuirà ad aumentare la consapevolezza degli acquirenti. La loro richiesta è la seguente: eliminare definitivamente il codice a barre, a favore del QR Code standard GS1, consentendo così ai clienti di avere accesso ad una serie di informazioni a cui, solitamente, si tende a prestare meno attenzione.

Rivoluzione nei supermercati: la svolta delle aziende per una maggiore trasparenza

L’introduzione del QR Code permetterebbe di documentarsi in modo più dettagliato sulla provenienza dei prodotti acquistati, sugli ingredienti utilizzati, sulla loro sostenibilità (controllando, per esempio, l’impronta di carbonio) o sulle modalità di riciclo dei loro imballaggi. Sarà possibile informarsi anche su possibili allergie, o sulle date di scadenza degli alimenti. L’esperienza dei clienti ne uscirebbe giovata, andando ad aumentare la trasparenza da parte di produttori e distributori.

Questi ultimi dovranno unire le proprie energie per raggiungere l’obiettivo designato. I primi dovranno impegnarsi per garantire l’introduzione del QR Code standard GS1 sulle confezioni dei loro prodotti – avendo, quindi, modo di inserire informazioni aggiuntive che, magari, non possono essere aggiunte sugli imballaggi degli stessi.

Mentre i distributori dovranno assicurare la presenza di scanner adeguati nelle casse, così da leggere correttamente i nuovi codici. Il progetto rientra nell’iniziativa Sunrise 2027, che punta ad eliminare l’utilizzo del codice a barre nei prossimi tre anni. I primi esperimenti hanno già avuto inizio in 48 Paesi. Tra le aziende coinvolte (22 in totale), possiamo citare Nestlé, L’Oréal, Barilla, Carrefour, Alibaba, Lidl, Master Kong, Metro e Mondelez.

Cindy D

Classe 1997, dopo la laurea in Scienze sociali per la globalizzazione ho iniziato a collaborare con diverse redazioni. Appassionata di scrittura da sempre, mi interessano soprattutto i temi sociali e di attualità.

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