Correre per arrivare prima, chi non è tentato di farlo. In realtà è un rischio sproporzionato rispetto ai benefici. Capiamo perché
La tentazione è forte, soprattutto se si ha un’auto adeguata ma guidare a 140 km/h non ha senso.
Superare i limiti di velocità mette a rischio la la sicurezza stradale e persino inutile, a dirlo è la matematica.
Correre senza ritegno con la propria auto non contribuisce a ridurre il tempo necessario per arrivare a destinazione. Qualche minuto puoi guadagnarlo, ma a ben vedere vantaggio è minimo rispetto agli inconvenienti. Quando abbiamo fretta ci sembra la soluzione migliore, forse l’unica di cui disponiamo ma non è così, per quanto possa essere controintuitivo. Utile in tal senso è l’applicazione del calcolo matematico.
Prendendo a riferimento la soglia di 120 km/h come eventuale limite massimo di velocità e ipotizzando un superamento di 20 km/h, e una velocità che raggiunge i 140 km/h riusciremo presto a capire il punto focale della questione.
Il calcolo è abbastanza agevole: se si procede a 60 km/h sono necessari 60 secondi per percorrere ogni chilometro. Se si raddoppia la velocità e si arriva a 120 km/h, il tempo necessario, ovviamente si dimezza: per ogni chilometro sono necessari solo 30 secondi. E’ un risparmio di tempo è apprezzabile, in quanto la velocità è stata raddoppiata.
Ma questa rapporto costi/benefici non si mantiene una volta che si decide di accelerate. Se si supera il limite massimo consentito, infatti, si ottiene una velocità che non consente un vantaggio paragonabile alla velocità doppia realizzata su un limite più basso. Viaggiare a 120 km/h consente di percorrere ogni chilometro in 30 secondi, abbiamo visto. Ma superare questo limite significa risparmiare solo 4,3 secondi o 7,5 secondi al chilometro se si guida a 140 oppure spingendoci fino a 160 km/h.
Se si supera il limite dunque il vantaggio sulle tempistiche aumenta, ma prima di ottenere un beneficio concreto si arriverà a velocità folli . Bisogna allora considerare l’estrema pericolosità nel raddoppiare la velocità rispetto a quella consentita, ammesso che la strada effettivamente consenta di farlo.
Con l’aumento della velocità cresce esponenzialmente il rischio di incidenti stradali e le sanzioni diventano inevitabilmente più elevate, secondo l’articolo 142 del Codice della strada: il superamento di 10 km/h è sanzionato fino a 173 euro; il superamento fino a 40 km/h ci espone ad multa che può arrivare a 694 euro e la decurtazione di 3 punti. Con un superamento del limite fino a 60 km/h la sanzione arriva a 3.382 euro, con sospensione della patente da 1 a 3 mesi e decurtazione di 6 punti; oltre 60 km/h ci attende una multa da 845 a 3.382 euro, la sospensione della patente fino 12 mesi e la decurtazione di 10 punti.
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