L’Italia è ricca di ragni: 53 famiglie rappresentate da 434 generi e circa 1670 specie. Ma ora interessa più di tutti il ragno violino
Molte zampe corrono sui muri, in Italia. Ma la ribalta se l’è guadagnata il ragno violino, grazie agli episodi in cui averlo incontrato si è rivelato un’esperienza mortale.
Come possiamo riconoscere questo ragno che sta terrorizzando l’Italia?
Se vogliamo evitarlo dobbiamo sapere com’è e ricordarlo: ha un corpo lungo 8-10 mm; il maschio è più piccolo, ma con zampe più lunghe. Appare più lungo che largo, appiattito, di colore giallastro-marrone e con una caratteristica macchia scura a forma di violino, da cui il brand non proprio invidiabile.
Se aveste tempo e modo di osservarlo meglio vi accorgereste che possiede sei occhi: tre coppie di due disposti lungo su una linea ricurva. L’addome è a forma ovoidale caratterizzato da un colore rosso-marrone uniforme, senza macchie. Ha zampe esili e assai lunghe, senza anellatura, con pelo appena percepibile.
E’ originario del Mediterraneo ma ormai è considerato cosmopolita perché viaggia ben nascosto nei mezzi i trasporto. E’ diffuso in tutto il territorio italiano. Ha un ambiente favorevole sotto le tegole dei tetti, perchè frequenta solai e piani superiori delle case; generalmente si ripara dietro a mobili, nelle scatole di cartone, dietro ai battiscopa o all’interno di guanti, calzature o tra la biancheria.
Tra gli habitat ideali per il ragno violino ci sono inoltre scantinati e bagni. Prevalentemente in ambienti con poca luce. Lo si incontra in solai, seminterrati, cantine, sgabuzzini, dove si nasconde tra calzature, abiti e lenzuola, preferibilmente dentro casse e bauli, ed è bene dare uno sguardo attento anche dietro. Non è raro nei granai, in stalle o fienili, capannoni e garages. Anche all’esterno preferisce l’ombra e pertanto vive sotto tronchi, rocce e cataste di legna.
Il ragno violino si muove prevalentemente di notte, quando dormiamo. La sua tela, non destinata principalmente alla cattura delle prede, non è vistosa e oscillante, come per altri ragni. Si ciba di insetti morti ed è prolifico, adattandosi a vivere accanto agli uomini.
Non è aggressivo e normalmente morde solo se calpestato o disturbato. Alcune persone sono state colpite dal ragno mentre dormivano, dopo averlo inavvertitamente toccato, o più spesso di giorno durante le operazioni di pulizia. Qualche volta capita di essere morsi indossando abiti o scarpe dopo molto tempo.
E’ uno dei pochi ragni velenosi viventi in Italia; il suo morso causa edemi, necrosi ed ulcerazioni alle parti colpite, sintomi generalmente accompagnati da febbre, malessere ed esantema eritematoso. Qualche volta possono manifestarsi gravi complicazioni come anemia emolitica, emoglobinuria, ematuria, itterizia, febbre alta. L’esito mortale è nel 4% dei casi.
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