Una storia che sembra un film, ma non con un lieto fine. Quello del figlio disconosciuto di Delon, una storia molto triste
C’è o meglio c’era una quarto figlio di Delon che ha rappresentato un lato oscuro nella vita dell’attore. Ari, una somiglianza quasi perfetta con il padre mito del cinema francese.
Una storia che ha rappresentato per l’attore francese una spina nel fianco. Ari Boulogne ha una storia che non poteva finire bene.
Sembra una storia dell’Ottocento, ma non è ancora finita: Ari Boulogne, scomparso un anno prima del presunto padre Alain nel 2023, è l’emblema di una vita contrassegnata dalla ricerca di un’identità negata. Una vita di droga e depressione.
Ari era figlio di Christa Päffgen, conosciuta come Nico, un’icona degli anni 60: top model, attrice morta a Ibiza nel 1988. Nico nel momento di massima fama aveva avuto con Delon una breve relazione negli anni ‘60. Ari aveva raccontato la sua vita tormentata, dominata dall’assenza del padre e del difficile rapporto con la madre Nico, dipendente dalla droghe, in un libro, L’amore non dimentica mai.
«Abbiamo condiviso la stessa siringa. Era un modo per stare insieme», aveva raccontato, senza filtri, riferendosi alla madre. Il rapporto con il padre è stato segnato da una lunga battaglia – ancora in corso – per il riconoscimento.
Negli anni Sessanta il piccolo Ari era stato cresciuto dalla madre dell’attore, Edith Boulogne, da cui aveva preso il cognome e che l’aveva adottato insieme al suo secondo marito. Quella che poteva essere la nonna naturale di Ari così era diventata una madre, una figura più stabile, meno tormentata e distruttiva di Nico.
La vicinanza della nonna non ha salvato il rapporto con il padre, che ha continuato a trattare Ari come se non fosse suo figlio. «Sei il mio amico tu, sei il mio amico. Ma non hai i miei occhi, non hai i miei capelli. Non sei mio figlio, non sarai mai mio figlio. Ho dormito con tua madre solo una volta» era stata la risposta dell’attore sulla vicenda della paternità.
I legali di Delon hanno affermato che la straordinaria somiglianza con il padre era una «coincidenza». Dopo la morte di Nico il crollo: Ari era entrato e uscito da ospedali psichiatrici. Senza mai trovare pace, fino alla morte, sopraggiunta un anno fa. Il figlio dimenticato sarà ora destinato a esserlo per sempre, ricordato solo dai figli, Charles, nato nel 1999, e Blanche, nata nel 2006.
Un'idea da parte del Comune di realizzare un polo scolastico in un'area considerata pericolosa e…
Oggi, giovedì 26 settembre, era il giorno dell'interrogatorio di convalida del fermo di Chiara Petrolini,…
La peste suina continua a imperversare in tutte le regioni d'Italia, tanto da aver già…
Le visite si trasformavano in un vero incubo per le pazienti. Così sono scattate le…
Dovrebbe essere arrivato a conclusione l'iter per la presentazione del piano che salverà dal crollo…
La Prosciutteria apre una nuova sede e sceglie Piazza Cavour di Rimini per promuovere la…