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Economia

Assegno Inps: hai 120 giorni, poi perdi tutto

120 giorni e non un giorno di ritardo: l’INPS sospende i pagamenti se non viene rispettato un termine c tassativo

Scadenze e calendari: troppe date rischiano di confonderci e far dimenticare appuntamenti importanti e, soprattutto inderogabile. E’ un bel rischio quando sono in ballo assegni e sussidi.

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Tra questo l’Assegno di Inclusione: chi entro 120 giorni non ha eseguito una procedura molto rigida non potrà riceverlo, quali che siano le motivazioni del ritardo. A pagare dazio e subire lo stop del sussidio sono le famiglie  che non hanno portato a termine entro 120 giorni l’iter prescritto e necessario per avere il beneficio.

Si fermano gli assegni, perché

Le conseguenze, che possono certo apparire molto rigide sono fondate su considerazioni anche di natura pratica. L’INPS  deve considerare programmazioni e scadenze, necessari per gestire le spese. Il caso dell’Assegno di Inclusione non fa eccezioni.

Per chi si ferma l’assegno inps-Emiliaromagna.cityrumors.it

Dunque dal prossimo mese molte famiglie non riceveranno più l’Assegno di Inclusione, il sussidio varato dal Governo Meloni per aiutare i nuclei familiari in difficoltà. La decisione coinvolge coloro che  non hanno rispettato la regola dei 120 giorni.

Come funziona la procedura

Per ricevere il sussidio  devi aver fatto richiesta all’Inps e aver sottoscritto il PAD – Patto di Attivazione Digitale – e dopo ti devi presentate presso i servizi sociali del Comune di appartenenza avendo presente un calendario preciso: entro e non oltre 120 giorni.

Chi ha fatto domanda ma poi non ha rispettato questa regola, si vedrà sospendere il sussidio. Per le domande presentate a partire dal 1° marzo 2024, il termine dei 120 giorni per la convocazione e la conseguente presentazione al primo appuntamento decorre dal momento della sottoscrizione del PAD del nucleo.

Il beneficio statale potrà essere ripristinato dopo che il nucleo familiare avrà completato la procedura e si sarà presentato presso i servizi sociali.

Quanto ti danno con l’assegno

Le formalità non finiscono qui. Dopo il primo incontro, se avviene nei termini prescritti, la famiglie dovranno recarsi presso i servizi sociali ogni 90 giorni per fare il punto della situazione e aggiornare su eventuali cambiamenti che possono incidere sull’erogazione del sussidio. L’aiuto, pur non essendo ingente, può contribuire a sostenere in modo significativo il nucleo famigliare: sono 500 euro al mese più eventuali altri 280 euro per chi vive in affitto.

Per ottenere l’Assegno riferimenti imprescindibili sono Isee e reddito bassi bisogna dimostrare che all’interno del nucleo familiare sia presente almeno un soggetto ritenuto non occupabile: dunque all’interno della famiglia che ne beneficia deve esserci un minorenne, una persona sopra i 60 anni, una persona con invalidità pari o superiore al 74% o un soggetto seguito dai servizi socio sanitari.

Armando Del Bello

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