La possibilità di ritardare un pagamento si nasconde talvolta nella formalità: basta una notifica sbagliata per prendere tempo
Conviene essere formali, talvolta. Nel diritto e negli atti amministrativi il rispetto di determinati canoni formali può determinare l’efficacia o meno di un intero iter amministrativo, indipendentemente dalla sua importanza. Così per la notifica di una sanzione modesta o, al contrario, di una cartella esattoriale consistente in migliaia di euro l’esito non cambia se c’è il venir meno di un dettaglio che, a conti fatti, potrebbe rivelarsi fondamentale. E proprio questo rappresenta la salvezza, almeno temporanea dei contribuenti. Su queste premesse precipitarsi a pagare l’importo che ci viene intimato non è esattamente la cosa più opportuna da fare.
Beninteso, nulla vieta ad un contribuente di togliersi un peso e provvedere comunque al pagamento, senza badare ad eventuali vizi formali. Potrebbe essere certo la soluzione del problema ma non tutti possono permettersela. E allora conviene guardare oltre, e prendere tempo per trovarsi successivamente in una posizione più agevole per pagare. Dunque la forma, dicevamo: per prima cosa , la notifica potrebbe avere vizi formali e rivelarsi nulla. Per comprenderlo bisogna fare attenzione ai dettagli, tra questi la firma riportata sull’avviso di ricevimento. Determinate irregolarità infatti inficiano l’efficacia della notifica, sollevandoci dal pagamento.
In particolare se un atto viene notificato tramite il servizio postale, la consegna deve avvenire al destinatario o a persona autorizzata, ad esempio ad un familiare convivente. L’avviso di ricevimento è prova di corretta notifica e deve fornire indicazioni previste su chi ha ricevuto la comunicazione.
Se abbiamo una firma illeggibile, la mancata indicazione della qualifica della persona che ha ricevuto l’atto, o la firma apposta in uno spazio diverso da quello riservato al destinatario o a una persona delegata, ci si potrebbe trovare dinanzi ad una situazione di tale incertezza sulla persona che ha effettivamente ricevuto l’atto, con conseguente nullità della notifica.
Questo implica he, se viene sollevata l’eccezione di nullità della notifica, il procedimento può essere invalidato, obbligando l’ente notificante a ripetere le comunicazioni, con relativa notifica. Questo di fatto significa concedere al destinatario più tempo per reagire perché avrà la possibilità di contestare la richiesta di pagamento, e con fondate ragioni se ci sono fondate ragioni per per opporsi efficacemente.
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