Bologna, torre della Garisenda: corsa all’approvazione del progetto per evitare il disastro

Dovrebbe essere arrivato a conclusione l’iter per la presentazione del piano che salverà dal crollo la più piccola dei due simboli della città felsinea

Quella relazione tecnica sulla storica Torre di Bologna, soggetta a torsione, che è arrivata sul tavolo del sindaco Matteo Lepore il 16 novembre 2023 mette ancora i brividi. La torre rischia ancora seriamente di implodere su stessa e venire giù con il suo carico di storia ultracentenaria. Secondo il comitato tecnico scientifico la situazione è “da codice rosso” ecco perchè era scattata subito la ricerca della migliore soluzione possibile per salvare dal crollo uno dei simboli della città.

La torre a rischio crollo – Emiliaromagna.cityrumors.it Ansa foto

 

La Garisenda è la più bassa tra le due torri simbolo del capoluogo emiliano, infatti misura “solo” 48 metri, decisamente meno rispetto a quella degli Asinelli alta ben 98 metri, ma è decisamente più pendente a causa del cedimento del terreno di fondazione. Costruita intorno al 1109 in origine era alta 60 metri, ma proprio per salvaguardarla dalla sua pendenza nel 1353 fu abbassata di 12 metri. Uno dei monumenti vanto dei cittadini di Bologna, è riconosciuta dagli studiosi come la costruzione pendente in muratura più alta al mondo, ma proprio queste sue particolari caratteristiche ora potrebbero farla crollare

Corsa contro il tempo

Già nel 2018 la torre aveva destato preoccupazioni con delle anomalie riscontrate nel corso di un monitoraggio effettuato dal Comune e dall’università di Bologna, ma quella serie di calcinacci che si sono staccati e le oscillazioni sempre più accentuate, anno dopo anno, hanno fatto scattare nell’autunno scorso l’allarme generale a Bologna. La torre della Garisenda, uno dei due simboli della città felsinea, è a forte rischio crollo. Ecco perchè da quel giorno è partita una vera e propria corsa contro il tempo per la presentazione del progetto che dovrebbe mettere definitivamente in sicurezza la più piccola delle torri. Intanto, dopo il rilevamento di un aumento delle oscillazioni, il comune aveva imposto la chiusura della piazza circostante e la limitazione della circolazione. Nelle settimane successive è stato affidato al comitato tecnico scientifico il compito di indicare come intervenire per mettere in sicurezza la zona e tentare di raddrizzare la torre, con il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, impegnato in prima persona nel trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile.

Ecco il progetto

Nel frattempo la Giunta ha approvato lo stanziamento di 1,4 milioni di euro necessari per finanziare il progetto che diventerà operativo una volta concluso l’iter burocratico. Il progetto, che sta per essere per essere approvato, prevede di intervenire su due fronti. Da una parte, per la riduzione delle oscillazioni, è prevista l’installazione di macchine di tiro fornite dall’Opera Primaziale di Pisa. Questi dispositivi, a seconda dell’intensità di tiro applicata, possono garantire la sicurezza delle maestranze durante i lavori o migliorare la distribuzione delle sollecitazioni verticali alla base della torre. Dall’altra invece si è deciso di effettuare delle iniezioni di una miscela di calce idraulica per rafforzare i materiali della struttura. Le due soluzioni marceranno di pari passo per migliorare la stabilità della torre che comunque dovrà essere continuamente monitorata per ottimizzare nel tempo le modalità di questi due interventi.

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