Oggi, giovedì 26 settembre, era il giorno dell’interrogatorio di convalida del fermo di Chiara Petrolini, la 21enne che ha sepolto i figli nel giardino
Non si fermano le indagini su Chiara Petrolini, la ragazza di 21 anni che ha sepolto i suoi due figli nel giardino di casa. La giovane ormai da diversi giorni si trova ai domiciliari con l’accusa di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Quella di oggi, giovedì 26 settembre, poteva essere una giornata chiave, ma alla fine non lo è stato. La giovane, infatti, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al Gip.
La scelta di rimanere in silenzio davanti al giudice è stata presa insieme al suo avvocato. “Una decisione tecnica – spiega il legale, citato da TgCom24 – in futuro magari deciderà di sottoporsi a nuovi interrogatori. Io credo che la mia assistita abbia comunque fornito un contributo davvero rivelante alla costruzione dei fatti”.
Neonati sepolti, i dubbi dell’avvocato
L’avvocato ai giornalisti chiede di non “fare processi paralleli sui media. L’unico luogo dove si deve arrivare ad una condanna è il tribunale. È lì che si ricostruiscono i fatti e si accertano le responsabilità“.
Nonostante questa difesa nei confronti di Chiara, il legale conferma che in questa vicenda qualcosa non torna: “Penso che manchi qualche pezzo. La famiglia chiede il massimo rispetto della loro riservatezza visto che questa vicenda ha procurato tanta sofferenza. Quindi il silenzio che hanno deciso di avere è assolutamente legittimo. Si tratta di una vicenda tragica oltre che naturalmente molto complessa e con ancora molti punti da verificare“.
La Procura conferma: “Nessuna indulgenza”
Se la famiglia e il legale chiedono il massimo riserbo e rispetto e, soprattutto, di non arrivare a giudizi prima del tempo, la Procura fa sapere che non ci saranno assolutamente sconti nei confronti di Chiara. “Nessun atteggiamento di indulgenza nei suoi confronti – fa sapere in una nota il procuratore Alfonso D’Avino – abbiamo chiesto per due volte la misura cautelare più grave. Questo dimostra il massimo rigore che abbiamo deciso di avere nella gestione giudiziaria di questa vicenda“.
Lo stesso procuratore garantisce che fino a questo momento la Procura può ritenersi soddisfatta per aver garantito per oltre un mese la serenità e la tranquillità a Chiara, definita come “la protagonista della vicenda di Traversetolo“.