Rinnovare la propria casa è un progetto che va oltre il semplice miglioramento estetico: è un investimento concreto che ne aumenta il comfort e il valore sul mercato. Quando i lavori da fare sono importanti, specialmente se toccano la struttura o l’efficienza energetica, la liquidità personale può non bastare, ed è qui che entra in gioco la necessità di un finanziamento.
Per interventi di una certa entità, il mutuo si rivela spesso la scelta più logica e vantaggiosa, in quanto permette di ottenere somme più alte, restituibili in tempi più lunghi e con tassi di interesse più favorevoli. Avviare la richiesta per un mutuo per la ristrutturazione di casa non è però un percorso da improvvisare: richiede un’attenta preparazione e la consapevolezza di un iter preciso, fatto di documenti specifici e passaggi ben definiti con la banca.
Non esiste un solo modo per ottenere un finanziamento per ristrutturare. La banca propone infatti soluzioni diverse, modellate sulla situazione del richiedente.
L’iter per la richiesta di un mutuo per ristrutturazione prevede la presentazione di una documentazione articolata, che si divide in tre categorie principali.
Il processo di erogazione di un mutuo ristrutturazione prima casa segue delle fasi ben precise e leggermente diverse da quelle di un mutuo per acquisto.
Dopo la presentazione della domanda e l’analisi della documentazione, la banca effettua una prima delibera reddituale per valutare la sostenibilità finanziaria dell’operazione.
In seguito, viene nominato un perito che ha il duplice compito di stimare il valore dell’immobile allo stato attuale e, soprattutto, il valore che raggiungerà una volta completati i lavori, basandosi sul progetto presentato.
A differenza di un mutuo per acquisto, l’erogazione della somma non avviene quasi mai in un’unica soluzione al momento del rogito. La modalità più comune è quella a stato di avanzamento lavori (SAL). La banca eroga una prima tranche di denaro all’apertura del cantiere (ad esempio il 20-30% dell’importo) e le successive solo dopo che il perito avrà verificato, con sopralluoghi periodici, che i lavori procedono come da progetto e che il valore dell’immobile sta effettivamente aumentando.
Questo meccanismo a tranche tutela sia la banca, che si assicura che il finanziamento venga utilizzato per lo scopo previsto, sia il mutuatario, che ha la garanzia di un controllo esterno sulla qualità e la progressione dell’intervento.
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