2025, cartelle esattoriali addio. Cosa accadrà con i debiti

Debiti vecchi addio, dopo 5 anni il Fisco rinuncia al recupero e abbandona, o quasi. Cosa accade dal 1 gennaio

C’è una buona notizia per tutto i contribuenti che da una vita si sentono perseguitati dal Fisco: la riforma delle riscossione.

Cartelle esattoriali cosa succede il prossimo anno
2025, cartelle esattoriali addio. Cosa accadrà con i debiti-Emiliaromagna.cityrumors.it

E le cartelle adesso durano solo 5 anni per poi essere cancellate.

Riforma, cosa accade ora

Non è proprio una cancellazione definitiva, perché il vero debito di un contribuente resterà formalmente dovuto, Ma è l’anticamera della cancellazione vera e propria, perché la cartella dalla riscossione viene restituita dall’Agenzia delle Entrate all’Ente che l’ha emessa per tentare di recuperare i soldi che le spettavano; IMU, bollo auto, multe, etc. Ma i debiti affidati all’Agenzia sono comunque, nella prima fase. oggetto di stralcio automatico: dunque addio alle cartelle vecchie di 5 anni e non incassate.

Cartelle esattoriali cambia tutto
Cartelle esattoriali arriva il cambiameto-Emiliaromagna.cityrumors.it

Nella riforma della riscossione la novità di quello che in gergo viene chiamato discarico automatico delle cartelle è la più rilevante, per l’impatto che è destinato ad avere sull’intero sistema e sulla vita dei contribuenti.

Un sacrificio che dovrà servire ad un riordino importante del sistema di riscossione, destinato a diventare più veloce, , flessibile ed efficiente. C’è infatti un altra novità importante: dal primo gennaio inizierà il graduale aumento delle rate che sarà possibile chiedere per gestire il debito, fino alle 120 rate che saranno possibili dal 2031.

Cosa cambia con il prossimo anno

Si parte dunque dal 1 gennaio del prossimo anno, quando la svolta si sentirà davvero. Scompariranno dunque diverse cartelle esattoriali. Dopo cinque anni di tentativi di riscossione andati a vuoto da parte dell’Agenzia delle Entrate, il concessionario restituirà al mittente il credito, rinunciando all’incasso perché tutti i tentativi portati avanti nel quinquennio sono falliti.

Cosa accade dopo

Ma non è proprio finita perchè l’Ente creditore potrà valutare se ha ancora un senso cercare di incassare o se annullare davvero il debito non appaia la scelta più ovvia. Se non vuole darsi per vinto l’Ente potrà provare ancora, con i propri addetti e con le proprie armi o come estrema ratio ridare l’incarico all’Agenzia per altri due anni.

Da lato pratico il computo per il contribuente alla fine è molto semplice. Per i debiti diventati cartelle esattoriali del 2020 il discarico automatico arriverà dal 31 dicembre 2025, per i ruoli del 2021 il discarico sarà operativo dal 31 dicembre 2026 e così via. Ma anche per le nuove cartelle la novità troverà applicazione. Perché le cartelle divenute tali nel 2025 saranno anch’esse stralciate dal 31 dicembre 2031.

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